non noto
Italia
Il prof. Tiziano Morando è stato un ottimo giocatore ed ha indossato la casacca biancorossa per 117 partite come titolare del Vicenza e nella prima stagione dell'immediato dopo guerra, cioè nel 1945-46 ha diretto la società in qualità di presidente. Non è vero, quindi, che qualche settimana dopo l'elezione il Prof. Morando ha declinato l'incarico, ma è stato affiancato da un quadrumvirato (cav. Silvio Griggio, rag. Pizzinato, cav. Gino Gastaldon, march. Antonio Roi), data la situazione veramente precaria del momento. Ed egli stesso ci racconta le ansie di quel tempo.
LA MIA GRAN PAURA
Accettato con molte insistenze l'incarico di Presidente, mi prese subito una grande preoccupazione, perchè eravamo in situazioni veramente precarie dal alto economico e con le attrezzature a catafascio. Fortunatamente alcuni amici erano sempre al mio fianco ed inoltre ho avuto la fortuna di prendere a braccetto l'impresario Tiso, che ho dovuto aiutare a dirimere una grossa grana causata da lavori eseguiti per conto dell'esercito tedesco. I lavori per il ripristino del campo vennero così eseguiti a tempo di record, tanto è vero che riuscimmo a disputare la prima partita di campionato in casa contro la Sampierdarenese, già al 14 ottobre. Poiché non potevo disporre di cifre rilevanti per garantire il fido bancario, ho trovato fortunatamente il solito marchese Antonio Roi e gli industriali Gresele e Beltrame che ci hanno dato una mano. A fine stagione al cassa sociale dava però un saldo attivo di ben 1.800 lire ed abbiamo così potuto partecipare all'Assemblea Nazionale di Firenze per la elezione delle nuove cariche federali e nelle quali l'Ing. Ottorino Barassi fu fatto presidente. Ma che fifa la mia, nel prendere la responsabilità della società.