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Ernesto GALLI

Cognome:
GALLI
Nome:
Ernesto
Data di nascita:
Luogo di nascita:

Venezia VE
Italia

Cittadinanza:
Stagioni:
1988-1989 (dalla 1^ alla 4^ giornata e dalla 31^)
Note biografiche:

Ernesto Galli Calciatore

Portiere di 180 cm. per 78 kg. di peso, ha difeso le porte di Udinese, Spal, Brescia, Cesena e Vicenza. Ernesto Galli è ricordato per le sue parate a mani nude, senza guanti e per i suoi maglioni in lana dai colori sgargianti (verde, blu, cremisi, giallo) con solo la classica R di Lanerossi affissa al petto.

Al Vicenza è arrivato nel campionato 1975-76 nello scambio di portieri col Cesena, che aveva proposto lo scambio fra Bardin e Boranga, ma all'allenatore vicentino Manlio Scopigno non piaceva Boranga, per cui sceglie Galli. 

Con la maglia del Lane ha giocato in due periodi diversi per 5 campionati esordendo il 28 settembre 1975 in Avellino-L.R. Vicenza (2-1). Nei successivi  campionati salterà solo tre partite e diventerà la "saracinesca" più amata dai tifosi del Vicenza. E' stato il baluardo del Real Vicenza di G.B. Fabbri e di Paolo Rossi.

La sua partita più memorabile l'ha giocata in serie A nella stagione 1977/78, quando il Vicenza batte in casa la Roma per 4-3, nella quale Ernesto Galli diventa assoluto protagonista parando anche un rigore a Di Bartolomei all’ultimo minuto.

Alla fine della stagione 1978-79 non rientra più nei piani della società, per cui Ernesto Galli si accasa all'Udinese. Fa ritorno a Vicenza nella stagione 1980-81, giocando però solamente in 4 partite.

Con i biancorossi ha collezionato complessivamente 137 presenze, dal 1975 al 1979 e poi nella stagione 1980-1981. 

Ernesto Galli allenatore

Per anni è stato il secondo allenatore del Vicenza o l'allenatore dei portieri, assistendo, fra gli altri, Bruno Giorgi, Edy Reja, Francesco Guidolin. 

La sua grande occasione arriva nella stagione 1987-88, quando viene chiamato ad allenare la prima squadra in sostituzione di Paolo Specchia alla 19^ giornata.

Quell'anno il Vicenza gioca in serie C1 e ambisce alla promozione. La partenza di Specchia è lanciata, cogliendo cinque vittorie e due pareggi nelle prime sette giornate. Da novembre in poi la squadra si arena e Specchia il 18 gennaio 1988 viene esonerato dopo un pareggio interno per 2 a 2 con la Virescit Boccaleone, diretta concorrente per la promozione. Il Vicenza è nelle zone medio-alte della classifica, ma a distanza di 5 punti dalla capolista Monza.

Galli subentra a Specchia e parte subito con il piede giusto, vincendo per 1 a 0 proprio in quel di Monza, con un gol di Toto Rondon che decide il match clou.

La squadra alterna buone prestazioni a qualche inciampo, ma a maggio è ancora in corsa per la promozione. L'8 maggio arriva al Menti la capolista Ancona, distante solamente tre punti. Lo stadio è strapieno e il Vicenza passa in vantaggio con gol di Briaschi. Un tiro della domenica di Oscar Tacchi nel secondo tempo spegne le velleità beriche e cancella i sogni di promozione. L'Ancona esce imbattuta dal Menti e il Vicenza non ci crede più, andando a perdere la domenica successiva a Pesaro contro la Vis.

Il Vicenza conclude comunque il campionato al quarto posto con 42 punti, dietro a Monza (p. 45) e Ancona (p. 45), che vanno in B, e alla sorpresa Virescit Boccaleone (p. 43).

Visto il buon campionato, Ernesto Galli viene riconfermato anche per la stagione successiva sulla panchina del Lane. 

Il campionato inizia nel peggiore dei modi con tre sconfitte e un pareggio, con 4 gol subiti e nessuno segnato. Il 4 ottobre viene esonerato dopo la sconfitta interna alla quarta giornata con il Modena per 2 a 0. Il Vicenza è penultimo in classifica con appena un punto in quattro giornate, davanti al solo Venezia, fermo a zero punti. Al suo posto viene chiamato l'esperto Titta Rota.

Il cambio di panchina non giova al Vicenza che a metà novembre è ancora ultimo in classifica con 4 punti, 17 gol subiti e appena 7 segnati. La squadra sembra acquisire un po' di vigore e nei mesi di gennaio e febbraio 1989, collezionando ben sei risultati positivi consecutivi e risalendo in classifica, ma è un fuoco di paglia, perchè a primavera la situazione precipita.

Il 30 aprile 1989, alla 30^ giornata, viene sconfitto a Tortona per 1 a 0 contro il Derthona. In classifica il Vicenza è quart'ultimo con 26 punti e virtualmente retrocesso in serie C2. Dietro, la Centese incalza con 25 punti. La 31^ giornata prevede lo scontro con la Reggiana, capoclassifica del girone. Urge una scossa per invertire il trend negativo in cui si è infilata la squadra. Il 4 maggio 1989 Titta Rota viene esonerato e al suo posto il nuovo presidente Pieraldo Dalle Carbonare richiama Ernesto Galli, per affrontare le ultime 4 giornate e guadagnare la salvezza.

Dopo aver pareggiato con Reggiana e Montevarchi e dopo aver vinto per 3 a 0 a Livorno, il Vicenza si salva all'ultima giornata con un pareggio interno per 1 a 1 contro il Trento, conquistato grazie ad un discutibilissimo rigore concesso all'88' dall'arbitro Cardona per un fallo inesistente ai danni di Cantarutti, caduto goffamente in area dopo un tentativo di rovesciata. Il Vicenza è salvo, grazie anche alla contemporanea sconfitta della Virescit Boccaleone in quel di Mantova per 2 a 1.

La classifica finale vede Vicenza, Trento e Derthona salve a 31 punti, mentre Virescit (p. 30), Centese (p. 28), Spal (p. 24) e Livorno (p. 20) retrocedono in serie C2. 

Dopo questa esperienza Ernesto Galli resta nel Vicenza calcio, ricoprendo per molte stagioni il ruolo di allenatore dei portieri o allenatore in seconda.

Per trovare Ernesto Galli spesso era sufficiente recarsi al bar Stadio, di fianco al Menti, luogo ideale per serrate discussioni calcistiche e lunghe partite a carte, magari assieme a qualcuno dei vecchi compagni di gloria, come Beppe Lelj. 

Ernesto muore a Vicenza il 29 novembre 2020 dopo breve malattia all'età di 75 anni.

Rimane indelebile nel ricorso dei tifosi come una delle icone della storia del calcio vicentino.