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La direzione tecnica della squadra, nella stagione 1920-1921 viene affidata ad una commissione tecnica composta da tre elementi, il precedente allenatore Giulio Fasolo, l'ex calciatore Aldo Casalini e il dirigente Pio Scala.
Nella stagione 1920-1921 il Vicenza affronta il Campionato Veneto, al termine del quale la squadra si piazza al 3° posto, dietro Hellas Verona e Padova, rimanendo escluso dalle semifinali nazionali.
Nella stagione successiva il sistema calcistico italiano subisce un terremoto. Nel corso di un'infuocata assemblea tenutasi a Torino il 24 luglio 2021, il progetto di riforma della federazione calcistica, preparato da Vittorio Pozzo, viene respinto. Le grandi società decidono quindi di abbandonare il campionato ufficiale e di crearsene uno tutto loro, sotto l'egida della neo costituita Confederazione Calcistica Italiana. Ventiquattro società settentrionali, tra cui il Vicenza, si riuniscono quindi nella Lega Nord e vengono suddivise in due gironi, mediante sorteggio. Al termine del torneo le due primatiste si sarebbero sfidate in un match di andata e ritorno per determinare i Campioni del Nord. Il Vicenza viene quindi iscritto al girone A del Campionato Lega Nord, contro squadre prestigiose come l'Andrea Doria, la Juventus, il Bologna, la Pro Vercelli e il Milan.
Nel corso del campionato, tuttavia, lo scenario politico cambia e, a seguito dell'accordo di Brusnengo del 7 dicembre 1921, FIGC e CCI decidono di riunificarsi, stabilendo che la futura Prima Divisione sarebbe stata composta da 36 squadre, di cui dodici federali e diciotto confederali. Per quanto concerne l'individuazione dei sei club restanti, si decide che le migliori due squadre di Seconda Divisione avrebbero disputato un turno preliminare di spareggi con le ultime classificate di Prima Divisione CCI, le cui vincenti avrebbero poi affrontato un secondo turno di spareggi insieme ad altre quattro squadre confederali contro sei squadre federali. Il Vicenza, dopo un campionato sofferto, arriva ultimo nel girone A, per cui il nuovo meccanismo del Compromesso lo costringe, assieme all'Inter (ultima del girone B), a disputare non più una, ma due sfide-salvezza per assicurarsi la permanenza in Prima Divisione.
Alla seconda sfida il Vicenza non ci arriva nemmeno, in quanto già il primo spareggio contro il Derthona, trionfatore settentrionale della Seconda Divisione, è disastroso. Lo spareggio si gioca il 2 luglio 2022 a Brescia e viene vinto dai piemontesi per 3 a 1. La sfida viene però annullata su ricorso del Vicenza per "irregolarità di un pallone usato per alcuni minuti nel secondo tempo". La seconda partita, giocata il 9 luglio 2022 a Legnano, ha un esito ancora peggiore per i lanieri e vede nuovamente prevalere i piemontesi per 4 a 0 con relativa definitiva retrocessione per il Vicenza.
Nella stagione successiva il Vicenza viene inserito nel girone E del Campionato di Seconda Divisione. La squadra alterna molte sconfitte a qualche rara vittoria e a fine gennaio 1923, la commissione dei tre viene sostituita alla guida della squadra dall'allenatore austriaco Franz "Benjamin" Sedlacek, il quale siede in panchina a decorrere dall'ottava giornata di campionato.
Di seguito le biografie dei tre commissari.
Giulio Fasolo, (Vicenza, 07/10/1885)
Dapprima calciatore (difensore-mediano), è uno dei pionieri del calcio a Vicenza.
Dal 1909 diventa pure il Direttore Tecnico, che corrisponde all'attuale allenatore, dopo le dimissioni del prof. Scarpa. Mantiene questo incarico fino al termine della stagione 1919-20. Nella stagione 1920-21 ricopre l'incarico assieme a Pio Scala e Aldo Casalini, formando un triumvirato paragonabile ad una commissione tecnica.
In seguito fu insegnante al Liceo Classico "Pigafetta" di Vicenza negli anni Trenta. Luigi Meneghello, nei Fiori Italiani (1976), lo ritrae così: "Era stato il centromediano della squadra di calcio cittadina molti anni prima della guerra, ed era un cultore serio di storia locale. Ha lasciato un libretto sulle ville vicentine che conta ancora qualcosa".
Allenatore bravissimo, il professor Giulio Fasolo è una persona sobria e defilata. Uomo gioviale e dai tratti eleganti, è talmente corretto da segnalare che l'allenatore in quegli anni gioca un ruolo secondario. Contano altre cose: il capitano, vero allenatore in campo, nonché la cooperazione e l'amicizia fra i giocatori, che in quell'epoca sono anche i veri padroni della squadra.
Aldo Casalini (Vicenza, 10 luglio 1894)
E' stato un calciatore del Vicenza dal 1912 al 1915, di ruolo mezzala.
Dopo alcune partite amichevoli esordisce ufficialmente in prima squadra il 13 gennaio 1913, segnando anche due gol, nella partita Vicenza-Modena (7-1). Scende in campo con regolarità negli altri due campionati disputati a Vicenza, fino alla fine della stagione 1914-15, per un totale di 49 presenze e 20 gol.
Nella stagione 1921-22 viene nominato commissario tecnico del Vicenza assieme a Giulio Fasolo e Pio Scala.